Il Centro Ricerche Musica dal Profondo di Roma è stata in passato (perché attualmente è "in sonno") la prima e unica associazione culturale italiana a occuparsi di tematiche relative al rapporto fra musica e spiritualità nelle diverse tradizioni etnico-religiose del pianeta e nella ricerca musicale contemporanea, promovendo la conoscenza e lo studio della dimensione animica del suono e dell'esperienza musicale e sviluppando la pratica del canto collettivo dell'Om e della meditazione profonda ("om chanting deep meditation"): a tal fine ha organizzato incontri, conferenze, corsi e seminari, operando come centro di documentazione e servizi nel campo della ricerca musicale, etnologica e spirituale e fornendo ai propri soci una selezione bibliografica e discografica specializzata.
L'impulso iniziale alla creazione del Centro è derivato dall'esigenza di tradurre, esprimere e sperimentare in campo artistico e musicale quella dimensione spirituale e contemplativa propria della cosiddetta "meditazione profonda" (insegnata e divulgata dal padre Mariano Ballester nel corso di numerosi anni di attività e culminata nella nascita di MPA – Meditazione Profonda e Autoconoscenza), la cui importanza risulta fondamentale per la comprensione delle forme d'arte rituale e cerimoniale del passato, nonché delle più moderne esperienze di sperimentazione e di ricerca artistica e musicale contemporanea.
Dopo i primi due anni di rodaggio, seguiti al seminario iniziale su Musica e Meditazione nei Secoli tenutosi nel 1990 presso il CIPO - Centro Internazionale di Pastorale della Preghiera di Roma e consistiti in due cicli annuali di seminari mensili presso il Centro Russia Ecumenica della capitale, a partire dal settembre 1991 le attività del Centro hanno avuto inizio in pianta stabile, prima presso la storica sede di via del Moro a Trastevere e poi presso la nuova sede di Monteverde, allo scopo di promuovere la conoscenza e lo studio della dimensione animica e interiore del suono e dell'esperienza musicale, intesi come espressione nell'essere umano delle realtà del profondo.
Attraverso incontri, corsi, seminari e concerti svoltisi nell'arco di più di vent'anni di attività abbiamo cercato di scoprire il valore e il significato della musica come evento interiore, mediante la conoscenza e lo studio delle diverse tradizioni musicali del passato (alcune delle quali sopravvivono tuttora nella ritualità di popolazioni sia europee che extraeuropee) e l'approfondimento delle principali esperienze di ricerca musicale del nostro tempo, prime fra tutte le tecniche di canto dei mantra e degli armonici vocali, nonché soprattutto quella del canto collettivo dell'Om e della meditazione attraverso il suono.
Il Centro ha reso inoltre disponibili, nel corso degli anni, materiali didattici e di studio come dispense, testi, pubblicazioni, materiali audiovisivi, bibliografie e discografie sugli argomenti trattati, nonché una selezione e produzione di musiche originali per il rilassamento, la contemplazione e la meditazione profonda, la cui esatta comprensione e pratica risulta di fondamentale importanza nell'attività complessiva del Centro.
Attualmente il Centro è in stand by, in seguito alle alterne vicende della vita, in attesa di ricevere nuovi impulsi ed energie che lo portino nuovamente a riaprire.
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L'esperienza centrale e principale proposta a quanti si accostano alle nostre tematiche e attività è stata ed è, tuttavia, principalmente quella del canto collettivo dell'Om e della meditazione attraverso il suono, compiuta attraverso le tecniche del canto armonico, cui si accede attraverso corsi trimestrali di base, proseguiti e approfonditi successivamente nel corso dell'anno, durante i quali vengono insegnate le varie tecniche di emissione vocale (canto armonico, canto mongolo-tibetano, mantra vedici, ecc.) incentrate sull'esperienza del canto collettivo dell'Om, il suono cosmico primordiale della metafisica hindu presente, sotto altri aspetti e altre forme, anche nel simbolismo e nella ritualità delle altre tradizioni religiose.
Attraverso l'apprendimento di queste tecniche le persone possono dunque iniziare a cantare il mantra collettivamente, e successivamente vivere questa esperienza come forma di meditazione attraverso la vibrazione e la risonanza prodotte: la tappa seguente è infatti quella dell'interiorizzazione, del rilassamento e della discesa nel profondo, dimensione nella quale la preghiera collettiva può svilupparsi attraverso il canto e soprattutto attraverso il silenzio che ne segue. La vibrazione prodotta dagli armonici nel corso del canto collettivo dell'Om è infatti estremamente intensa e potente, e favorisce moltissimo la discesa nei livelli profondi della psiche e il contatto interiore, sviluppandosi attraverso un processo graduale di purificazione psicofisica che comporta l'attivazione delle proprie capacità di percezione e una progressiva stabilizzazione nella dimensione contemplativa profonda.
Parallelamente a questo insegnamento di carattere tecnico e al momento della meditazione vera e propria, sono stati approfonditi nel corso degli anni anche tutti quegli elementi teorici che riguardano il concetto di mantra, di risonanza e di vibrazione, nonché l'insieme delle teorie pitagorico-platoniche relative alla famosa Armonia delle Sfere, che nel loro significato più profondo si riferiscono proprio ai suoni armonici e alla loro funzione di collegamento, al contempo fisico e metafisico, fra microcosmo e macrocosmo; infine, una parte non irrilevante della nostre ricerche è stata rivolta, in passato, verso lo studio della tradizione artistica e musicale dell'Oriente cristiano, con particolare riguardo per la spiritualità greco-ortodossa del Monte Athos e della Santa Russia.
Come s'è detto in precedenza, attualmente l'attività del Centro si trova in una fase di stand-by, nell'attesa di comprendere meglio – dopo tanti anni di pratica, ricchi di soddisfazioni ma anche di difficoltà e vicissitudini di ogni tipo – in quale direzione rivolgerci per i nostri impegni futuri, a quale scopo e con chi: confidiamo dunque di recuperare presto le forze e di chiarirci bene le idee, per riprendere così a pieno ritmo le nostre attività, i nostri corsi e le nostre conferenze e seminari.
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Un'ultima aggiunta e riflessione finale riguarda la natura poliedrica e multiforme che il Centro è andato assumendo nel corso degli anni, quando alle iniziali tematiche meditative, esoteriche e spirituali - principalmente veicolate dall'arte, dalla musica e dal suono in particolare - si son venute aggiungendo altre sfere d'indagine e altri campi di ricerca e di studio, inizialmente incentrate sulle vie mistiche e gnostiche dell'Occidente e sulle caratteristiche intrinseche del Templarismo esoterico e rosicruciano (La Tradizione smarrita), per poi successivamente passare - come approfondimento e ampliamento della tematica precedente - a un'ulteriore disamina delle pratiche militari occidentali e orientali nel corso dei secoli (Metafisica della Forza Armata) e a un'analisi random delle componenti dialettiche e trasformative presenti nel corso della storia umana, per poi approdare infine a uno studio conclusivo sull'Ombra intesa come via esperienziale e realizzativa interiore (Tutti i colori del Nero).
Tutto questo ci dice, di conseguenza, come il nucleo iniziale di "Musica dal Profondo" si sia poi sviluppato trasversalmente in diversi altri campi d'indagine del tutto diversi dal primo, col quale tuttavia hanno mantenuto sempre un legame di tipo affettivo e consequenziale presentandosi così come il lungo e inarrestabile svolgimento nel tempo di una sorta di "serpente simbolico" a carattere artistico, storico, filosofico e psicologico, la cui natura profondamente esoterica e spirituale rappresenta il vero collante nascosto di questo intero percorso e la cui forma intera apparirà chiara soltanto alla fine, dopo lo svolgimento finale dell'intera matassa, ancora di là da venire.
Il che poi significa che probabilmente dovremo cambiare anche il nome della nostra associazione in futuro, cui la definizione di "Centro Ricerche Musica dal Profondo" ormai sta un po' stretta, in realtà: non mancheremo dunque di operare al più presto anche questa trasformazione formale di un work in progress costante qual è il nostro, la cui apparizione graduale nel corso del tempo non è meno stupefacente per noi che la stiamo realizzando man mano di quanto non lo sia per chi legge e ci segue da anni: diamoci così appuntamento a quel giorno, se vorrete, in cui ogni cosa avrà ottenuto il suo posto e si vedrà finalmente apparire il vero volto nascosto di questa misteriosa entità.
Io sono l'Oggi, lo Ieri e il Domani:
il mio nome è Mistero.
Roma, 10 settembre 2013