UN'INTERPRETAZIONE SPIRITUALE DELLA "GUERRA DI CIVILTA'" (SOVRACCARICA DI NOTE, MA MOLTO ORIGINALE)
di Fausto Carotenuto www.ilternario.it
Il conflitto Islam-Occidente: in questi giorni una forte accelerazione che ci riguarda tutti.
Qualcuno soffia sul fuoco. Alcuni retroscena importanti. Cosa possiamo aspettarci? Cosa possiamo fare? Una prospettiva spirituale.
L’esplosione della fiabesca cupola d’oro di Samarra è un passo importante e ben studiato della strategia in corso per allargare il conflitto “di civiltà” tra Occidente ed Islam, e per infuocare ulteriormente il vortice mediorientale. Si aggiunge ad una serie di eventi che stanno decisamente alzando il livello della tensione.
Mentre la guerra in Iraq continua con la quotidiana conta di decine di morti, le ansie, gli odi e le preoccupazioni vengono sollecitati scientificamente, come in un esperimento di laboratorio. La faccia poco rassicurante del Presidente iraniano tuona contro l’esistenza Israele e per reazione i nostri oscuri neocon organizzano fiaccolate che si richiamano ai buoni sentimenti, ma sono popolate anche da strani individui. In Palestina il violento partito religioso Hamas vince delle elezioni dubbie a discapito della laica OLP del defunto Arafat, e la tensione israelo-palestinese sale improvvisamente. Le ombre di nuove violenze si allungano su quella martoriata regione, mentre il livello di ansia delle popolazioni locali ritorna a picchi elevatissimi.
Immagini di violenza delle truppe di occupazione, sia nel carcere di Abu Ghraib, che in quello di Guantanamo, oltre a quelle dei soldati inglesi accaniti contro poveri ragazzetti, vengono accuratamente tirate fuori dagli archivi in cui erano depositate da tempo, per ravvivare l’odio islamico e quello di tanti occidentali. Che non ne possono più di Bush, Blair, Berlusconi…e di tutta la bieca “banda del buco” che sembra coinvolta in un “risiko” predatorio e miope.
Un giornale neocon danese, fratello di analoghe operazioni editoriali in corso da noi, lancia stupide ed offensive vignette come vere e proprie bombe nell’immaginario islamico. E dall’altra parte strani gruppi sono pronti a cogliere al balzo l’opportunità di scatenare le piazze. Una caricatura paonazza di superman padano slaccia coraggioso la camicia e fa vedere una maglietta con una vignetta offensiva del Profeta, e subito in Libia viene fuori una manifestazione violenta contro il consolato italiano a Bengasi… La faccia un po’ intontita e contemporaneamente truce del solito presidente iraniano Ahmadinejad sostiene minacciosa la libertà di Tehran di dotarsi di tecnologia nucleare… E Bush, Cheney, Condoleeza Rice e Rumsfeld perfezionano i piani militari di attacco alla Persia, e ne parlano tranquillamente, come di una cosa “buona e giusta”…
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Ma che sta succedendo? Come mai tutti questi personaggi, gruppi ed apparati sono all’opera, in perfetta sintonia tra loro, per far crescere rigogliose le male piante dell’odio, della paura e della violenza?
Per comprendere quello che sta accadendo bisogna probabilmente fare riferimento al criterio del punto di vista spirituale. Bisogna cercare di porsi in una posizione più elevata del normale. Altrimenti non si riesce ad avere una prospettiva adeguata che consenta di interpretare i fatti nel loro senso profondo. Si continua a rimanere emotivamente o intellettualmente impigliati ai fatti stessi ed alle loro connessioni più immediate.
Sembra strano, ma ogni volta che si vogliono capire i fenomeni della vita, non possiamo non tenere conto del quadro di fondo. Questo vale sia per la comprensione della nostra vita individuale che di quella collettiva.
Riporto quindi in nota e molto brevemente alcuni elementi di fondo della visione spirituale dei fatti politici mondiali, già esposti in precedenti articoli.[1] Chi già li conosce non ha bisogno di leggerli, mentre, per chi è curioso di approfondire questa interpretazione “fuori dal coro”, è forse bene dar loro un’occhiata, prima di andare avanti.[2] Altrimenti le varie considerazioni potrebbero sembrare incomprensibili.
Secondo questo tipo di interpretazione, un gruppo di poteri oscuri ha deciso, per rallentare la possibilità di “risveglio” spirituale dell’umanità, di lanciare un Terzo conflitto mondiale prolungato, basato sul tema del confronto di civiltà tra Occidente ed Islam.
La preparazione di questo conflitto è antica di oltre un secolo.
Si intravedono le tracce preparatorie alla fine dell’800 ed ai primi del novecento, quando sono stati incoraggiati alcuni movimenti all’interno del mondo ebraico e di quello islamico.
Sono state poste le radici di uno scontro futuro, che in parte ha condizionato il secolo scorso in misura crescente, attraverso le varie crisi mediorientali. Ma che ora è “maturo”, dal punto di vista organizzativo e di lavoro psicologico sulle masse, per portare ad esplosioni di portata ben maggiore, a livello globale, e di lunga durata.
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Cosa è successo circa un secolo fa?
Le logge oscure trasversali e al di sopra dei contesti puramente occidentali o islamici, hanno deciso di forzare il progetto di creazione dello Stato di Israele, perché ponesse un elemento potenzialmente conflittuale nel cuore del mondo islamico. Sono state quindi incoraggiate e sostenute le iniziative e la crescita dell’originario movimento sionista. Probabilmente del tutto ignaro della strumentalizzazione. Fino ad arrivare alla vera e propri creazione del tutto artificiosa dello Stato di Israele.
Inoltre, il meccanismo di scelta delle famiglie regnanti e dei capi di stato del mondo islamico, successivamente alla dissoluzione dell’Impero ottomano e poi agli esiti della Seconda guerra mondiale, ha portato al potere una serie di dinastie e di personaggi legati a doppio filo alle fratellanze oscure. Il popolo ebraico – dilaniato dal nazifascismo, promosso dagli stessi poteri – si è trovato incuneato in un progetto di Stato che lo ha fatto capitare al centro di una guerra senza fine.[3]
Gli ideatori del conflitto arabo-israeliano hanno con un solo colpo deviato verso odi, rancori, violenza e guerre, l’elevatissimo stato di coscienza del popolo ebraico. Attenuandone fortemente il contributo positivo al resto degli uomini, quanto mai importante nella nostra delicata epoca di risveglio della coscienza. Hanno trascinato le energie ed i capitali dell’ebraismo mondiale e del petrolio islamico ad esaurirsi e concentrarsi per decenni nel buco nero del conflitto arabo-israeliano. Ne hanno approfittato le bande dei banchieri, dei petrolieri e dei venditori di armi occidentali, ben remunerati per il fatto di farsi portatori dei progetti delle fratellanze oscure che li manovrano.
Contemporaneamente nel fronte islamico le logge trasversali hanno fatto in modo, a partire dallo stesso periodo, che venissero alimentate forme di integralismo e di fondamentalismo, attraverso la creazione di gruppi e sette semisegreti. Con il compito di iniziare un lungo lavoro di infiltrazione e di estremizzazione del movimento islamico. Un lungo lavoro di deviazione dei giovani, di esaltazione del fanatismo, di spinta al sacrificio in nome di Allah o del Profeta. Ma in realtà in base a principi di obbedienza cieca al loro “maestro”, o imam, o sheik…
I casi più eclatanti sono la fondazione e la forte crescita in Egitto e nel resto del mondo islamico dei Fratelli Musulmani, una strana, potentissima organizzazione semisegreta e molto articolata, capace da sempre di influenzare pesantemente dal di dentro sia i governi che le loro opposizioni. In grtan parte dei paesi arabi. E poi l’Hojattieh iraniano, che comincia combattendo ferocemente l’“eresia” Bahai, ma che si sviluppa come forza oscura in collegamento con analoghe forze “nere” occidentali. Fino a prendere il potere nell’Iran attuale. E poi i gruppi integralisti wahabiti, dai quali nascono le retrive monarchie della penisola arabica, e quella saudita in particolare. E poi ancora strane sette indo-pakistane, gruppi segreti siriani, libanesi, sudanesi, somali, algerini, libici, marocchini, indonesiani, filippini, ecc…
Tutti apparentemente scollegati, ma tutti connessi ad una strategia di fondo mirante a radicalizzare le masse ed a preparare la manovalanza ideologizzata e fanatica in vista dello scontro che si sta realizzando ora.
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Chi ha finanziato questo sforzo? Il petrolio. Da dove vengono i soldi del petrolio? Dal perverso sistema di sfruttamento delle risorse petrolifere, completamente in mano a logge oscure occidentali, con fortissimi addentellati nel mondo islamico.
Dove si trovano ora le tracce di questo apparato, di questa macchina da guerra ideologica, apparentemente cieca, pronta a tutto?
Ovunque. I Fratelli Musulmani, i Wahabiti, l’Hojattieh e gli altri hanno silenziosamente costruito delle enormi reti di propaganda e di supporto. Ed i frutti vengono fuori a comando: Hamas, la nuova vincente formazione politico-militare palestinese, è una creatura dei Fratelli Musulmani. La maggior parte dei gruppi integralisti all’opera nel mondo fanno parte di organizzazioni collegate ai gruppi sorti oltre un secolo fa. Cresciuti all’ombra oscura di certe madrase (scuole islamiche) e allevati all’odio dal conflitto con gli israeliani e dalla incontinente e ingombrante presenza coloniale e poi neocoloniale degli occidentali. Le infiltrazioni arrivano ovunque attraverso le comunità islamiche nel mondo, fino alle nostre città…
Naturalmente le stesse fratellanze che hanno spinto il sionismo e le organizzazioni islamiche, sono all’opera da tempo perché l’iniziativa del megaconflitto venga presa in mano da forze occidentali militarmente e finanziariamente potenti e completamente sotto controllo. L’attuale amministrazione americana e la gran parte dei governanti occidentali sono il prodotto di un lungo lavoro ai fianchi del sistema politico, che li ha “distillati” accuratamente negli ultimi decenni. Personaggi pronti a tutto: ciechi e biechi esecutori di strategie che nemmeno conoscono in pieno. Sufficientemente avidi, ambiziosi, abbacinati dal potere, da non farsi troppe domande. E da svolgere il loro ruolo di esecutori privi di scrupoli, ma soprattutto – specie in occidente – di “addormentatori” delle coscienze della gente. “Teniamoli addormentati con la televisione, l’informazione sbagliata, il teatrino di una finta democrazia, medicine alienanti, cibi privi di vita… Se, nonostante tutto, tentano di risvegliarsi, diamogli colpi di bombe, di emergenze, di guerre, di pandemie… riempiamoli di paure e di ansie.. togliamogli la fiducia in se stessi. Lasciamoli giocare con i videogiochi, lo sport, la cocaina, i beni di consumo. Continuiamo a incasellarli in religioni lontane dall’uomo, incapaci di dar loro veramente una mano… che li tengano addormentati… Teniamoli schiavi, in un mondo senza spirito.”
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Cerchiamo ora di reinterpretare brevemente quello che sta accadendo in questi giorni, alla luce dei grandi movimenti di correnti spirituali
Vari eventi, appositamente accentuati dalle forze dell’ostacolo, vanno nella direzione di sollevare odi reciproci, per abbassare il tasso di vibrazione delle nostre anime, sia in occidente che nel mondo islamico:
1. Le dichiarazioni di Ahmadinejad sulla necessità di cancellare Israele, colte al balzo dai neocon nostrani; fomentatori di odio a braccetto…
2. Le vignette sul Profeta, afferrate al volo dai gruppi oscuri islamici; lo scopo è quello di trascinare nel vortice di odio non solo le popolazioni islamiche, ma anche quelle a maggiore livello di coscienza civile, quelle nord-europee. Così come le bombe di Londra, l’assassinio del regista olandese, la rivolta delle periferie francesi… per sbilanciare verso il basso l’Europa…
3. L’ineffabile ministro padano che chiaramente “non sa quello che fa” mostrando la maglietta con un sorrisino scarsamente sveglio. E subito le manifestazioni libiche, in un Paese dove cose de genere non avvengono mai, se Gheddafi non vuole. Ma uno dei segreti della Libia è la connessione tra alcuni importanti gruppi oscuri italiani ed il regime del colonnello. Messo al potere e poi protetto, armato e sostenuto da questi gruppi ormai da quasi cinquant’anni. Per organizzare questa sceneggiata di odio e di morte saranno bastate un paio di telefonate…
4. Con tempi ben precisi, per non far calare la tensione e per coltivare l’odio, compaiono vecchie immagini di soldati inglesi che picchiano selvaggiamente ragazzini iracheni. E poi ancora escono fuori immagini e racconti agghiaccianti delle torture nel carcere di Abu Ghraib, compresa una “presenza” italiana tra gli interrogatori… Questo più che un carcere sembrava il tragico set di un fotografo sadico… Una vera e propria operazione di propaganda di odio… E poi le immagini di Guantanamo, e l’ONU – i cui vertici sono influenzati dagli stessi gruppi oscuri – che dichiara quanto sia riprovevole e fuori da ogni norma di diritto quello che gli americani fanno nella prigione caraibica. Cibo per odiare…
5. E poi Hamas, una costola degli oscuri Fratelli Musulmani, violenta e terrorista, che vince dubbie elezioni… Perché dubbie? Quale scelta reale ha avuto il popolo palestinese tra Hamas e una vecchia classe politica dell’OLP ormai priva di ideali e da anni manifestamente ipercorrotta dal denaro arabo ed occidentale? E per di più sotto la tensione dell’occupazione e delle angherie di Sharon. Questo povero, simpatico, intelligente popolo palestinese, ha votato in massa per chi riteneva fosse onesto ed ancora motivato da ideali… E’ lo stesso schema seguito in Iran dai fondamentalisti islamici per prendere il potere: per decenni sono apparsi alla gente come gli unici che si occupavano dei poveri e che erano onesti. Degli esempi luminosi se paragonati alla supercorrotta classe ricca legata allo Shah. Su queste basi è nata la rivoluzione iraniana di Khomeini “il puro”. Una volta conquistato il potere, hanno gettato la maschera da agnelli disinteressati e con ferocia si sono aggrappati alle leve di comando. Sacrificando e mettendo da parte i “duri e puri “ della rivoluzione. Ma in entrambi i casi “qualcuno” ha consentito, favorito, predisposto, la presa di potere di questi estremisti. Perché i loro vertici sono segretamente ben controllati e disposti a tutto… Disposti a lanciarsi in un conflitto, in un vortice di guerra in crescita, tutto ancora da sviluppare… per il quale servono esecutori pronti e fedeli.
6. E naturalmente la vittoria di Hamas ha riportato indietro le lancette delle speranze del popolo israeliano. La tensione, il senso di insicurezza, la paura, l’odio dell’opinione pubblica israeliani sono certamente in aumento. L’intento è di farne uno strumento duttile e potente sul fronte dell’escalation nel conflitto con l’Islam. Non certo di fargli fare la pace.
7. La questione del nucleare iraniano da una parte è vera, e da una parte viene montata ad arte, soprattutto dall’amministrazione Bush, per rendere possibile una forte crescita del conflitto, mediante una aggressione all’Iran. Cibo per l’odio nel mondo islamico, e per l’odio di tante coscienze occidentali, che non ce la fanno più a subire le iniziative di questa amministrazione aggressiva, predatoria, apparentemente cieca e sorda, e comunque tragicamente ridicola. Con tutto il codazzo di politici europei pronti ad adeguarsi…
8. E ora, ad aumentare il senso di disorientamento, di violenza e di paura nella regione, la spinta per una guerra civile interirachena, e forse interregionale, tra sciiti e sunniti. L’esplosione della cupola sciita di Samarra è solo l’ultimo episodio di una serie di attacchi e di episodi di grande impatto e di grande violenza tendenti a trascinare le masse in uno scontro generalizzato. Particolari attenzioni sono state rivolte agli sciiti iracheni. Perché? Le gerarchie religiose ed i fedeli sciiti iracheni non avevano seguito affatto la spinta integralista della rivoluzione islamica khomeinista iraniana. Non condividevano la costituzione di una teocrazia. E alcune guide spirituali sciite irachene – alcuni ayatollah “ozmah” - erano di rango religioso perfino superiore a Khomeini. Non ne hanno subito l’influenza. Le posizioni estreme di tipo iraniano sono invece le più funzionali ai disegni delle fratellanze oscure per la gestione del conflitto. E quindi è stato fatto un intenso lavoro per trasformare la natura pacifica degli sciiti iracheni: durante la prima guerra del Golfo, prima sono stati indotti dagli americani a ribellarsi a Saddam Hussein, e poi sono stati lasciati in balia della sua feroce repressione. Quando per le truppe di Bush padre sarebbe stato facilissimo fare pochi chilometri in più e “liberarli”. Poi, agli inizi della nuova crisi e della recente invasione americana, i capi moderati e della tradizione sciita sono stati accuratamente uccisi, uno dopo l’altro, o ridotti al silenzio. A questo si aggiunge che non c’è stata solo una invasione americana, ma anche un’altra - silenziosa e poco nota - dei servizi iraniani, che hanno inviato migliaia e migliaia di hezbollah iraniani ad infiltrarsi ovunque e ad abitare nelle città sante e nelle zone sciite irachene. Una grande operazione, favorita dagli americani, che - accompagnata dalle numerose stragi di sciiti da parte di Al Qaeda - ha letteralmente trasformato il panorama sciita. Ora è una massa di manovra pronta a tutto, pronta allo scontro, pronta a farsi strumentalizzare. L’esplosione di violenza antisunnita dopo l’attentato di Samarra, ha fornito la prova che l’operazione di metamorfosi degli sciiti iracheni è riuscita. C’era un islam sciita moderato e ora non c’è più… Tutti hanno collaborato ad un piano unico: iraniani, al Qaeda, gli americani ed i loro lacchè occidentali… Chi è in grado di coordinare così bene tutte queste forze? Bush e la banda di poveretti che lo circonda? Ma li avete guardati bene? Un clero moderato c’era anche in Iran… ed è sparito completamente dopo la rivoluzione. C’era anche in Afghanistan, ed è sparito con l’arrivo dei Talebani e di Al Qaeda, sostenuti dagli americani.
Il caso Iran
Merita qualche parola in più.[4] Perché è ormai chiaro che l’Iran è stato da tempo scelto come uno degli elementi di punta nel fronte del conflitto occidente-islam. La repubblica islamica è stata creata apposta per svolgere questo ruolo.
Ad una attenta ricostruzione dei retroscena della rivoluzione iraniana, fatta a suo tempo minuto per minuto, con fonti originali, sul campo… risulta chiaro che qualcuno, a livello internazionale - ma anche nel regime dello Shah - ha lasciato fare, ha favorito lo sviluppo della rivoluzione. Che altrimenti non avrebbe avuto alcuno spazio. Tra gli esecutori di questo piano ci sono stati gli stessi gruppi trasversali che hanno sempre avuto - ed ancora hanno nelle loro mani - il petrolio iraniano. E che contemporaneamente sono sia influenti all’interno del regime che alla guida dell’opposizione all’estero. Che hanno appoggiato e sostenuto l’avvento della repubblica islamica e che ora proclamano la necessità di farle la guerra. Qualcuno di loro non era persino alla fiaccolata di Ferrara in difesa di Israele e contro le improvvide dichiarazioni di Ahmadinejad?
Cosa ha fatto fino ad ora questo regime per prepararsi al conflitto?
Mediante il prolungamento artificioso dell’emergenza della guerra con l’Iraq, si è ripulito dai resti della rivoluzione, concentrando ormai tutto il potere vero nelle mani degli “uomini in grigio” dell’Hojattieh, la “P2 islamica” iraniana. Connessa alle altre “P2” mondiali. Ha costituito eserciti di volontari, di masse di milioni di persone ben armate, fanatizzate e pronte ad essere usate sul campo del conflitto con l’occidente.
E poi per anni ha condotto e perfezionato due difficili e importanti operazioni:
1. Il nucleare
Al principio degli anni 80 nel giovane regime iraniano si sparse una parola d’ordine riservata ai livelli governativi più elevati: “nucleare”.
“Abbiamo bisogno delle bombe atomiche, perché solo questo proteggerà la rivoluzione islamica da qualsiasi aggressione”. Furono fatte alcune riunioni governative di coordinamento, e poi si avviò il progetto. Con tempi medio-lunghi, perché il regime non era ancora “sufficientemente ripulito” ed affidabile internamente. Dopo alcuni anni il potente ministro del petrolio, Aghazadeh, l’autore di una segreta apertura a massicce vendite di petrolio ai petrolieri americani, sia dirette che con spericolate triangolazioni, venne spostato in un altro incarico. Meno prestigioso ma più strategico. Questo chiuso e silenzioso ex contabile di una società italiana in Iran, dotato di vaste conoscenze internazionali e di legami di tutti i tipi, venne messo a capo della Organizzazione della Energia Atomica. E qui il progetto della “bomba” prese vigore. Il personaggio è ancora lì: è quel signore triste, con gli occhiali e la barba bianca, che nei filmati e nelle foto è sempre vicino ad Ahmadinejad in visita agli impianti nucleari.
A che serve questa bomba dal punto di vista delle fratellanze oscure che hanno dato l’ordine di farla? A fornire il pretesto per un attacco all’Iran, e per una escalation del conflitto occidente-islam. Nel futuro potrebbe anche servire – così come quella pakistana, o qualche ordigno “sfuggito” alla dissoluzione sovietica - ad innescare un conflitto nucleare su scala ridotta che coinvolga potenze regionali, come Israele. O altri. O la risposta “disperata” di un regime “fanatico” ad un attacco del futuro. Visto che questo conflitto, nelle stesse dichiarazioni degli esponenti della casa Bianca, deve durante 30-40 anni…
Chi si prenderà l’incarico di un attacco al momento giusto alle postazioni nucleari? Potrebbe essere Israele, se ben terrorizzato e ben “cotto” con l’ansia di Hamas, per i suoi trascorsi terroristi e per il collegamento – autentico – con l’Iran. O se no gli americani…
I poteri oscuri da tempo utilizzano il popolo israeliano e quello americano come vittime ignare e predestinate dell’odio mondiale.
2 L’infiltrazione dell’Occidente
Mi dispiace di sollevare un tema che sembra leghista, ma si tratta di una realtà. E le mie intenzioni sono assolutamente diverse: conoscere per curare… Mentre quelle padane sono solo: odiare il diverso, e tutto il cibo che fa odiare va bene… ( Indovinate quali poteri hanno voluto e sostenuto lo sviluppo della Lega…)
Negli anni successivi alla rivoluzione islamica si avviò un progetto segreto che assorbì una parte importante degli sforzi di alcuni gruppi molto chiusi nei vari servizi segreti iraniani: la creazione di una “quinta colonna”, di una rete di infiltrati da tenere inattivi, “in sonno” nei paesi occidentali. Da attivare solo al momento opportuno. Questo al di là delle normali reti di influenza affidate alle moschee, ai centri islamici, alle ambasciate ed ai consolati. Si doveva creare una complessa rete segreta, sia operativa che logistica.
Alcuni uomini sono stati appositamente motivati e addestrati a fini operativi, ed altri convinti in vari modi - dalle blandizie, dal denaro agli affari, fino ai ricatti ed alle minacce continue - a mantenersi disponibili. Tra questi ultimi spesso ci sono dei businessmen, incaricati di aprire piccole società di trading o altro, faciliate in patria, ma pronte a funzionare da supporto logistico per altre operazioni. Quando necessario. Pochissimi sono gli uomini d’affari iraniani all’estero che, pur mantenendo ancora legami forti con la madrepatria, riescono a sfuggire a questo meccanismo di facilitazioni-pressioni.
Per questo apparato che ormai, dopo oltre vent’anni, dovrebbe essere composto da migliaia di uomini, furono adottate regole del tutto particolari: non dovevano assolutamente apparire come islamici, ma fare una vita normale per gli standard occidentali. Hanno ricevuto particolari dispense religiose: possono - e talvolta devono - sposarsi con donne occidentali, fare figli e in certi casi perfino cambiare religione. Possono bere alcool e mangiare cibo “harom” (impuro), e persino avere costumi sessuali di tipo occidentale.[5]
Ricordo ancora negli anni Ottanta qualche hezbollah “particolare” parlare di questo progetto con una strana luce di esaltazione negli occhi. Era questa la futura, ineluttabile rivincita, voluta da Allah, contro Israele e contro tutto l’Occidente,.per vendicare finalmente le crociate ed il colonialismo. Per una nuova onda di rinascita islamica nel mondo… Come la grande conquista araba che arrivò fino in Francia e alle porte di Vienna.
Sembra una stupidaggine, ma di questo “ineluttabile” futuro sono convinti centinaia di migliaia, forse ormai milioni di persone nel mondo islamico …
Tutti questi apparati sono pronti e coordinati per scattare, man mano che le esigenze di tenere e sviluppare la tensione dovessero diventare attuali. In coordinamento stretto con le forze oscure occidentali: quelle che controllano molto bene i nostri governi.
E le forze del Bene che fanno?
Certo non è un bel quadro: a pensarci bene mette proprio i brividi.
Ma di fronte a questa escalation, il mondo spirituale positivo cosa fa? Perché consente tutte queste macchinazioni?
Le consente perché l’umanità dorme profondamente, sedotta dai beni materiali, assopita da una vita stressante e dolorosa, spesso vissuta senza spirito, senza ideali…
Perché le nostre guide attendono che sia l’umanità a risvegliarsi, a capire, a spezzare il circuito delle illusioni e ad intraprendere strade di crescita vera. Che non hanno nulla a che fare con la crescita economica, ma solo con quella delle coscienze.
Che significa capire che è l’amore verso gli altri, e non l’egoismo, l’unica corrente vitale e di crescita a nostra disposizione per creare un mondo nuovo e felice.
E allora sono lì pronte ad inviare impulsi positivi a valanga, non appena noi ci rivolgiamo nella direzione giusta. E comunque nella nostra epoca mandano miliardi di ispirazioni evolutive, che in qualche modo cominciano a trapelare attraverso i veli della materia e del razionalismo. Il fenomeno dei risvegli è in fortissima crescita. Sono i poteri oscuri - che controllano i media - che fanno di tutto per nascondercelo.
Cosa fare allora?
Prima di tutto cercare di sapere come stanno le cose veramente. E poi impostare delle azioni che trasformino la realtà nella quale viviamo.
Una delle leggi più importanti del mondo spirituale è questa: se io voglio veramente una cosa positiva, con tutto il cuore, e ce la metto tutta per conseguirla, riceverò tutti gli aiuti necessari per crescere in quella direzione. Ma la cosa deve partire da me.
Se voglio prima di tutto sapere veramente come stanno le cose, e mi dò da fare, le verità che mi servono mi verranno incontro certamente. Quando meno me l’aspetto, sotto forma di libri, o incontri, o sogni o visioni, o frasi captate “per caso”. O l’affacciarsi di un pensiero nuovo nella mia mente… non si sa da dove…
Se con tutto il cuore chiedo e voglio con forza sapere cosa posso fare per cambiare le situazioni intorno a me, certamente riceverò le risposte giuste, da mettere in pratica nel quotidiano.
Per prima cosa quindi bisogna avere fede nelle proprie possibilità di contrastare le oscure macchinazioni, prima comprendendole e poi attivandosi per bloccarle.
Perché il senso vero di queste macchinazioni è proprio quello di indurci a risvegliarci, a pensare e ad agire… Servono solamente a questo! Una volta capito… e agito di conseguenza, la loro azione si esaurisce…
E allora, in relazione a questa benedetta situazione dello scontro Islam-Occidente, cosa fare? Prima di tutto cercare di capire, di sapere il più possibile. Per sfuggire alla rete di menzogne. Poi diffondere al massimo quello che ci sembra di aver capito, come atto d’amore verso le persone che ci circondano. Per liberarci dai lacci della non verità…
E poi non farsi distrarre dal compito principale della nostra epoca: risvegliarsi al mondo spirituale, ridestarsi alla coscienza che tutta la realtà che ci circonda serve solo a mettere alla prova le nostre facoltà di amare in modo sempre più disinteressato ed intelligente. Null’altro ci viene richiesto per evolvere…. Il resto è solo fumo, nebbia, deviazione…
Il modo migliore per respingere gli attacchi delle forze oscure a livello personale e mondiale è concentrarsi sulla luce che noi possiamo emettere intorno a noi - ognuno nel suo campo di azione familiare, di lavoro o altro - ogni giorno, attraverso sagge, anche piccole azioni di amore disinteressato. Senza deviazioni, senza egoismi influenzati dal grande chiasso, dalle paure, dalle ansie generate dalla forze oscure per confonderci.
Diventare impermeabili alle manipolazioni di massa ed “eroici” nello scoprire e portare a termine quotidianamente il nostro disegno esistenziale di esseri d’amore.
La sommatoria di queste prese di coscienza di tanti individui è l’unica cosa che ci consentirà di trasformare il Male in Bene, e di modificare in senso positivo il cammino dell’Umanità.
E poi cerchiamo di non dimenticare mai che tutte le centinaia, migliaia, milioni di persone che si fanno strumento delle forze oscure, in fondo “non sanno quello che fanno”. Perché se lo sapessero, se si rendessero conto del male che fanno agli altri e a sé stessi, smetterebbero immediatamente. Se sapessero quanto gli costerà in futuro uscire dalla gabbia nella quale si sono infilati… cambierebbero subito strada.
Non dimentichiamoci quindi una profonda compassione per loro, per le parti più pesanti ed oscure di ognuno di noi, per questa umanità ancora miope, che sta partorendo con dolore la propria rinascita luminosa…
Fausto Carotenuto
www.ilternario.it
[1] Vedi gli articoli di Fausto Carotenuto pubblicati dal sito www.disinformazione.it o dal sito www.ilternario.it . Per una migliore comprensione del complesso quadro di fondo, vedi il libro “Il Mistero della Situazione Internazionale” di Fausto Carotenuto, edizioni Il Ternario, reperibile attraverso entrambi i siti o richiedendolo nelle librerie.
[2] Come al solito, nella politica internazionale – così come nei fatti della vita – non è possibile trovare una valida interpretazione di quello che succede, se la prospettiva non è a tutto tondo, se non prende in considerazione tutti gli aspetti delle azioni umane. Secondo le migliori tradizioni spirituali, sia occidentali che orientali, noi siamo fatti di corpo, anima e spirito, e tutto quello che ci riguarda è fatto di queste tre componenti. Se cerchiamo di vivere o di esaminare la vita partendo dal solo punto di vista di uno di questi tre elementi - i bisogni del corpo, le pulsioni dell’anima, o le esigenze dello spirito – non arriveremo mai a capire quello che ci succede o quello che accade intorno a noi.
Questo vale anche per la situazione internazionale: in essa si muovono grandi forze – positive e negative – che hanno a che fare con la sfera spirituale, con le pulsioni dell’anima e con quelle del corpo. Tutte queste tre cose sono importanti, ma vanno esaminate insieme, altrimenti non si capisce quello che succede. Quindi non si possono interpretare i grandi fatti mondiali sulla base solamente dell’economia, delle ambizioni di potere, delle spinte militariste, della paura, dell’odio, della fame, ecc… Ma, oltre a queste, occorre tenere conto anche di altre forze, che si muovono in una sfera più generale, superiore: quella spirituale, che include ed influenza in modo decisivo le altre sfere.
Il discorso sarebbe molto lungo, ma cerchiamo di andare al nocciolo del problema: considerando le azioni di persone e di gruppi sulla scena mondiale, si percepisce chiaramente che ci sono degli impulsi, delle forze - sia collettive che individuali - orientate al bene dell’uomo, ed altre orientate contro questo bene, che potremmo, volendo, chiamare forze del male. Nell’ambito di una visione più avanzata della vita, l’idea delle migliori tradizioni spirituali è sempre stata quella che questi impulsi facciano capo a determinate forze spirituali coscienti: quelle positive vogliono che l’uomo proceda con successo nella propria evoluzione a tutto tondo, quelle negative vogliono in tutti i modi ostacolare questa crescita.
L’ostacolo posto alla nostra crescita è necessario per rafforzare i muscoli della nostra libertà e della nostra amorosa e saggia creatività. Ha quindi una funzione positiva nel quadro evolutivo di fondo. Senza le forze dell’ostacolo, o del Male, non avremmo vere opportunità di crescita nella nostra epoca. Questo non significa tuttavia che chi si presta alle strategie del male, o dell’ostacolo, se ne renda conto…
Secondo le stesse tradizioni iniziatiche, la nostra è un’epoca di grandi possibilità di sviluppo per l’umanità, ed in particolare quello che è in gioco in questi decenni è la decisiva crescita della libera coscienza di ogni persona.
Se quindi esistono nel mondo un Bene ed un Male, articolati in forze, impulsi ed individui operanti sulla Terra, cosa vogliono nella nostra epoca?
Le forze del Bene vogliono garantire all’uomo la libertà necessaria per la crescita della coscienza che preme in ognuno di noi, e fornirgli tutti gli stimoli e gli strumenti giusti.
Le forze del Male vogliono ostacolare in tutti i modi questa crescita e tentano di farci perdere la grande occasione della nostra epoca. Per questo motivo attuano delle strategie che mirano a bloccare e limitare le nostre libertà.
Quali libertà? Una lista infinita: libertà dall’odio, dal dolore, dalla violenza, dalla paura, dalla malattia, dalla fame, dalla povertà, dall’egoismo, dalla menzogna, dalla sopraffazione…
E quindi ci attaccano in tutte le sfere del nostro essere:
- il corpo fisico, mediante l’avvelenamento dell’ambiente e del nutrimento e mediante gran parte dei farmaci;
- la psiche (o anima), mediante la diffusione e l’incoraggiamento di tutti i sentimenti più bassi ed egoistici; e mediante tutto ciò che provoca l’odio, la paura, l’ansia;
- lo spirito, negandone l’esistenza e facendo apparire tutto come frutto della materia…frutto del caso… Negando la stessa possibilità dell’evoluzione umana…
Nella nostra epoca, le forze del Bene agiscono nel silenzio dell’anima di ognuno di noi, perché vogliono che questa che si risvegli da sola, con i propri mezzi: solo così cresce la coscienza. E infatti vediamo intorno a noi un grande fiorire di impulsi positivi individuali, di persone che si fanno domande intelligenti sui perché della vita. Di individualità che non si nutrono più supinamente di quello che il potere o le religioni organizzate gli mettono nella mangiatoia. E che cercano tante strade differenti per intervenire positivamente sulla realtà.
Mentre le forze del Male, che non hanno accesso diretto alle parti più sacre della nostra anima, cercano di influenzarla dal di fuori facendo il massimo di “chiasso” possibile. Per impressionare la nostra psiche al punto da renderla malleabile e da farle dimenticare il suo progetto di crescita interiore. Da tenerla occupata con i malanni del corpo e con tanti problemi esterni, abbagliandola con ondate di paura e di ansia e trascinandola in spirali di odio.
Alle forze del Male servono quindi vortici di odio, di violenza e di paura, piccoli e grandi, in numero sufficiente a condizionare l’atmosfera psichica – o astrale – della Terra. Le guerre, le stragi, le grandi crisi internazionali, sono costantemente necessarie alle forze del Male per inserire il maggiore tasso di veleno possibile nell’aura psichica della Terra, quella nella quale tutti viviamo. Sono la palla di piombo al piede di un’umanità chiamata a volare.
Le forze oscure ed il mercato delle anime
Come si muovono le forze del Male? Sono forze spirituali che da sempre amano muoversi con gruppetti di “fiduciari neri” sulla Terra: pochissimi personaggi del tutto sconosciuti e potentissimi, dotati di leve di potere enormi, i quali mettono in pratica le grandi strategie miranti a bloccare la nostra libertà di crescita. Da loro dipende, attraverso numerose logge e congreghe varie, gran parte degli apparati religiosi organizzati, del sistema economico-finanziario, delle organizzazioni industriali e militari, dei servizi segreti, ed infine - sottolineo “infine”- gli ambienti politici.
Solo la cima delle varie piramidi oscure sa quello che sta facendo, mentre tutti gli altri sono persone e gruppi di persone che hanno “venduto l’anima” in cambio di potere, di soldi, dell’appagamento di egoismi vari, individuali, familiari e di gruppo. E dopo aver venduto l’anima partecipano alle strategie del Male, senza nemmeno sapere bene quello che stanno facendo, spesso senza nemmeno domandarselo.
Gli strateghi del Male, a metà tra mondo fisico e mondo spirituale, adoperano queste “armate nere” di individualità e gruppi che hanno “venduto l’anima”. Da una parte distribuiscono generose prebende, denaro ed onori.. Ma dall’altra parte impongono spessissimo a queste povere creature - che in fondo “non sanno quello che fanno” - una vita di competizione, di aggressività, di paura costante di perdere le ricchezze o le posizioni ricevute.
Guardando le cose da questo punto di vista, è più facile capire come, ad esempio, i terroristi e le aree più oscure del fronte antiterrorista facciano in fondo parte della stessa strategia… Che a ben guardare non è la strategia più funzionale a nessuno dei due fronti, ma è solamente quella più utile alle centrali delle strategie oscure che dirigono entrambi.
Nel corso della Storia è andata quasi sempre così… Ma la Storia che conosciamo noi è cieca, perché non tiene conto della Storia spirituale dell’umanità.
Nota: E’ chiaro che il quadro di fondo è stato delineato in termini estremamente – fin troppo – sintetici. Tali da generare mille domande. Per chi volesse approfondire, i vari temi sono trattati in maniera molto più ampia nel libro “Il Mistero della Situazione Internazionale” di Fausto Carotenuto, edizioni Il Ternario, 2005.
[3] Questo ovviamente non significa che ora bisognerebbe cancellare lo stato di Israele. Anzi il contrario: bisognerebbe elevare talmente il livello di coscienza degli uomini e delle popolazioni coinvolte da fare in modo che la presenza israeliana diventi portatrice di luce, di saggezza e di pace. Un elemento di ricchezza in una zona che ne ha assolutamente bisogno. Ma Israele deve trovare la forza di uscire dall’ottica della guerra, dell’ansia e della vendetta. Non è facile, con tutti i poteri oscuri che tramano contro. Ma un lavoro delle coscienze individuali è sempre possibile, ed in Israele e nel mondo ebraico tante sono le coscienze che non si fanno assorbire dall’odio. Purtroppo non maggioritarie, ma forse più presenti che in altri paesi.
[4] Per comprendere alcuni retroscena, normalmente sconosciuti, della politica iraniana, vale forse la pena di leggere l’articolo apparso a luglio 2005, e presente in questa rubrica, sulle elezioni presidenziali e sulla vittoria del “falco” Ahmadinejad.
[5] Questo significa solamente una cosa molto specifica: che ci sono degli infiltrati… In numero importante, ma limitatissimo rispetto alla presenza di lavoratori e famiglie islamiche nei nostri Paesi. Che nella stragrande maggioranza sono bravissime persone. Da amare come fratelli, venuti da noi solo per migliorare le loro dure condizioni esistenziali.