Questa rubrica contiene articoli e interventi miei o altrui a carattere culturale, artistico e spirituale, volti a definire dei possibili spunti di ricerca e di riflessione nei diversi campi del pensiero umano, come una sorta di pars costruens intorno ad argomenti di particolare interesse, in essa variamente rappresentati: i miei sono firmati tramite data e indirizzo web a fondo pagina, gli altri hanno l'indicazione dell'autore o del sito relativo subito dopo il titolo.

L'importanza della cultura e dell'arte nella ricerca spirituale del nostro tempo appare del resto centrale per la formazione di una coscienza individuale e collettiva, poiché ci fornisce un'immagine chiara di ciò che pensano, dicono o fanno gli esseri umani intorno a noi: dopodiché, fermarsi a tal punto e accontentarsi di ciò può essere inutile e fuorviante, poiché ci dà l'illusione che una comprensione mentale della realtà sia di per sé sufficiente a cambiarla - il che non è vero, come ben tutti sappiamo.

Ma senza un'analisi a monte e uno studio condotto anche sul piano intellettuale non è comunque possibile andare molto lontano, perché si rischia di rimanere inchiodati a banalità di ogni tipo, di cui il nostro tempo è un esempio: quindi è auspicabile unire fra loro la mente e il cuore, la fede e la scienza, l'intuizione e il pensiero per dedicarci umilmente alla ricerca interiore, senza pregiudizi né veti posti a sbarrarci la strada.

E' questo infatti lo scopo di questa rubrica: per essere pronti ad agire, quando il momento verrà.

L'unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni. (Ezra Pound)

Roma, 13 Settembre 2013

www.pierluigigallo.org

Al Khidr, il Verde

Categoria: Risonanze Martedì, 27 Maggio 2014 Scritto da Dizionario Religioni Rizzoli Stampa Email

"MI TROVERAI PAZIENTE, A DIO PIACENDO, E NON TI DISOBBEDIRO' IN NULLA" (SACRO CORANO, SURA XVIII)

Avviluppante, calmante, rinfrescante, tonificante, il verde è celebrato nei monumenti religiosi che i nostri antenati innalzarono nel deserto. Verde è rimasta per i cristiani la Speranza, virtù teologale. Ma il cristianesimo si è sviluppato in climi temperati, in cui l’acqua e la verzura sono normali. Diversamente avviene nell’Islam, le cui tradizioni sono nate come miraggi, al di sopra dell’immensità ardente dei deserti e delle steppe.

La bandiera dell’Islam è verde; e questo colore costituisce per i musulmani l’emblema della salvezza e il simbolo delle più grandi ricchezze, materiali e spirituali, la prima delle quali è la famiglia: verde era, si dice, il mantello dell’inviato di Dio, sotto il quale i suoi diretti discendenti – Fatima, sua figlia, Alì, suo genero, e i suoi due figli Hasan e Husain – si rifugiavano nell’ora del pericolo, e per questo motivo essi vengono chiamati i quattro sotto il mantello: i quattro sono anche i pilastri con i quali Maometto costruì il suo tempio.

E la sera i nomadi, dopo aver detto l’ultima preghiera, evocano la meravigliosa figura di Al Khidr, l’Uomo Verde. Khidr è il patrono dei viaggiatori ed incarna la Providenza divina. La tradizione vuole che egli abbia costruito la sua casa al punto estremo del mondo, là dove si toccano i due oceani, celeste e terrestre (un "pontefice", quindi, che mediante il corpo causale, o Manto di Dio, unisce anima e corpo): egli rappresenta dunque bene la misura dell’ordine umano, equidistante dall’Alto e dal Basso.

Colui che incontra Khidr, però, non deve porgli alcuna domanda e deve sottomettersi ai suoi consigli, per quanto stravaganti possano sembrargli. Poiché Khidr, come tutti i veri iniziati, indica il cammino della verità sotto apparenze talvolta assurde. (Dizionario Rizzoli)