Questa rubrica contiene articoli e interventi miei o altrui a carattere culturale, artistico e spirituale, volti a definire dei possibili spunti di ricerca e di riflessione nei diversi campi del pensiero umano, come una sorta di pars costruens intorno ad argomenti di particolare interesse, in essa variamente rappresentati: i miei sono firmati tramite data e indirizzo web a fondo pagina, gli altri hanno l'indicazione dell'autore o del sito relativo subito dopo il titolo.

L'importanza della cultura e dell'arte nella ricerca spirituale del nostro tempo appare del resto centrale per la formazione di una coscienza individuale e collettiva, poiché ci fornisce un'immagine chiara di ciò che pensano, dicono o fanno gli esseri umani intorno a noi: dopodiché, fermarsi a tal punto e accontentarsi di ciò può essere inutile e fuorviante, poiché ci dà l'illusione che una comprensione mentale della realtà sia di per sé sufficiente a cambiarla - il che non è vero, come ben tutti sappiamo.

Ma senza un'analisi a monte e uno studio condotto anche sul piano intellettuale non è comunque possibile andare molto lontano, perché si rischia di rimanere inchiodati a banalità di ogni tipo, di cui il nostro tempo è un esempio: quindi è auspicabile unire fra loro la mente e il cuore, la fede e la scienza, l'intuizione e il pensiero per dedicarci umilmente alla ricerca interiore, senza pregiudizi né veti posti a sbarrarci la strada.

E' questo infatti lo scopo di questa rubrica: per essere pronti ad agire, quando il momento verrà.

L'unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni. (Ezra Pound)

Roma, 13 Settembre 2013

www.pierluigigallo.org

Elementali

Categoria: Risonanze Mercoledì, 04 Gennaio 2017 Scritto da Daskalos Stampa Email

DALL'INIZIO DELLA SUA CREAZIONE NON E' STATO CHE UN SOGNO
(RABBI SIMON BEN LAQISH) *


La stanza tutta brulicava di un'immensa, splendida folla di spiriti rutilanti che tutto dipingevano di luce. Mi sarebbe impossibile, lettore, di poter descrivere con le parole il meraviglioso spettacolo che mi si offerse davanti agli occhi.

Volitavano a gruppi, festosi; e dall'ali, reticolate a guazzi di tinte, spargevano un umore luminosissimo ed etereo. Così trascorrendo, intrecciavano note in una lingua a noi sconosciuta.

Alcuni di essi tessevano volute di luce, attorcicandosi come intorno a un fuso; altri s'avviluppavano nell'aria, sinuosi e sottili; altri ancora increspavano in volo le loro ali di foggia diversa, serpeggiando tra gli oggetti. Che dovrò dire poi della vaghezza dei loro colori? Quanti ne ho veduti!

Ma la varietà e la splendidezza dei colori di quelle vesti se non vedute non si potranno intendere mai. E, seppure si riuscirà a immaginarle, saranno sempre immiserite, siccome il nostro ingegno s'informica al cospetto dell'arte superna.

Quanto più guardavo in giro per quella stanza, tanto più mi trovavo soddisfatto di quegli esseri che l'occupavano in lungo e in largo: il mio occhio, illuminato da perfetto stupore, m'autorizzava a credere che quell'oscura saletta fosse il proscenio di una rappresentazione sublime: minuscole cappe argentine, dorate, bianche, brunite, purpuree, verdicanti, cilestrine, morate; rocchetti e corpetti listati di cinabrese, d'arancio, d'ocra, di grigio, d'onice, d'indaco, di verdeazzurro, di lacca, di smeraldo, del quarzo venato; vanni leggeri dei sette più puri colori o gocciolati di tinte e di macchie di ignoti colori a noi; e le cappellature d'ebanite o alabastro levissimamente leccate di minio.

Noi rimanemmo a lungo a guardare, come incantati, questo giubilante corteo.

Cristiano Spila, Taccuino di viaggio di Mosco Lucchese,
Lalli Editore, Poggibonsi (SI) 1990, p.102-103

*

 

La Mente è (…) il mezzo con cui un essere umano in modo subconscio, conscio o autoconsapevole, crea o dà nuova energia ai suoi elementali. Qualsiasi cosa attiri la nostra attenzione, ancor prima di pensarci, crea un elementale. Ogni pensiero, desiderio o emozione di un essere umano crea o dà nuova energia a un elementale.

Dopo essere stato creato l'elementale acquisisce una forma. Quando viene rivitalizzato ne assume una nuova, simile a quella già esistente. I colori di un elementale corrispondono alla sua natura e alla sua qualità.

Un elementale possiede un'intelligenza simile a quella del suo creatore o della persona che gli ha dato nuova energia. Benché un elementale non sia materialmente visibile a occhio nudo, quando viene colmato con grande quantità di energia può essere percepito… e a volte può persino annientare il suo creatore o altre persone che risuonano con quella stessa frequenza.

In quanto espressione di un certo tipo di intelligenza, un elementale può essere visto da un Ricercatore della Verità chiaroveggente e udito da un chiaroudente. Talvolta, in circostanze favorevoli, un elementale può perfino essere materializzato e quindi essere visto con occhi materiali.

Circa l'80% degli elementali sono creati o rivitalizati in modo subconscio. Questi elementali stanno nel cosiddetto subconscio di una persona e molto spesso vengono allo stato conscio come spaventose memorie, come vampiri indesiderati che attingono energia dai loro creatori.

La somma totale degli elementali, buoni o cattivi, forma la nostra personalità presente. La qualità della nostra personalità presente deriva dalla qualità degli elementali che la formano.

Quando un Ricercatore della Verità, grazie a un'introspezione sincera, si inoltra coraggiosamente in quella parte della sua personalità chiamata subconscio, può cercare di conoscere la natura degli elementali che lo formano. Può esaminare la natura dei desideri, delle emozioni, delle debolezze e dei pensieri che sono al servizio delle sue emozioni e desideri, trarne le giuste conclusioni e prendere sincere decisioni.

Per il Ricercatore della Verità l'introspezione è un dovere da adempiere ogni sera prima di andare a letto.

Un elementale (…), dopo essere stato creato o dopo essere stato rivitalizzato, opera senza sosta per soddisfare il desiderio che lo aveva fatto nascere. Dopo la realizzazione del desiderio, l'elementale perde energia ed entra nella Coscienza Cosmica del pianeta, dove aveva registrato ininterrottamente l'intero corso della sua vita. Qui, nella Coscienza Cosmica, l'elementale, ora privo d'energia, rimane inattivo fino a quando qualcuno non lo richiamerà e gli darà nuova energia. Una volta creato, infatti, un elementale non può essere mai distrutto o dissolto… può essere solo privato della sua energia.

Gli elementali buoni e/o cattivi che formano la nostra personalità creano un guscio attorno al nostro ego (…) e compongono l'egoismo della nostra personalità presente. E' quel sé futile e illusorio, l'egoismo della nostra personalità, che noi erroneamente scambiamo per il nostro Sé reale. Con l'introspezione, nel corso del tempo, impariamo a liberare il nostro ego (…) da quel guscio, l'egoismo, per raggiungere l'autorealizzazione. Allora sapremo che noi non siamo la personalità presente, ma che siamo l'Io-Spirito-Anima, l'Essere Reale Auto-Superconsapevole, un eterno Dio immortale, che è Vita.

Un essere umano, a immagine e somiglianza di Dio, il Logos, è autorizzato a usare la Mente in maniera autoconsapevole e a creare elementali costruttivi e forme-pensiero pure e angeliche. In questo modo egli costruisce il proprio mondo e diviene Maestro della Mente.


Stylianos Atteshlis detto Daskalos, Il Simbolo della Vita,
Il Punto d'Incontro, Vicenza 2002, p.76-78

 

* La purificazione interiore (conscio, inconscio, subconscio; emozioni, sentimenti, passioni; pensieri, opere ed omissioni, ecc.) è un fatto tecnico: poiché noi esseri umani, attraverso la cosiddetta Super-Sostanza Mentale (cioè la Mente, in greco Nous) creiamo in continuazione degli elementali senza saperlo, per questo motivo dobbiamo purificare tutti i nostri livelli di consapevolezza per poter giungere a creare spontaneamente – o anche volontariamente – degli elementali positivi e potenti, che possano trasformare fisicamente la realtà nostra e di chi ci circonda.

E' questo il senso profondo dell'esoterismo di Daskalos, definito "cristiano" perché discende direttamente dall'insegnamento dell'antico Maestro di Galilea: nessun moralismo sterile o sentimentalismo emotivo, dunque, nessun fideismo dogmatico a teologismo arbitrario, ma un uso consapevole della morale, del sentimento, del pensiero e della volontà per trasformare la "macchina-uomo" (purificandone tutti i livelli, consci e inconsci, grossolani e sottili, materiali e spirituali) in una "macchina-divina" che agisca e operi in maniera esoterica sulla realtà circostante, migliorandola e trasformandola continuamente.

"Thorà lo ha-shammaym", è infatti scritto nel Libro, "la Legge non sta nei Cieli": dalla Rivelazione sul Sinai essa è stata consegnata all'uomo, affinché perfezioni l'opera della Creazione con la sua stessa vita e porti ha compimento il disegno di Dio attraverso l'uso consapevole della Mente, la Super-Sostanza degli Universi.

E' quel che hanno fatto in passato i Maestri ed è ciò che ognuno di noi è destinato a compiere, prima o poi, in questa vita o nell'altra. (PGZ)