Questa rubrica contiene articoli e interventi miei o altrui a carattere culturale, artistico e spirituale, volti a definire dei possibili spunti di ricerca e di riflessione nei diversi campi del pensiero umano, come una sorta di pars costruens intorno ad argomenti di particolare interesse, in essa variamente rappresentati: i miei sono firmati tramite data e indirizzo web a fondo pagina, gli altri hanno l'indicazione dell'autore o del sito relativo subito dopo il titolo.
L'importanza della cultura e dell'arte nella ricerca spirituale del nostro tempo appare del resto centrale per la formazione di una coscienza individuale e collettiva, poiché ci fornisce un'immagine chiara di ciò che pensano, dicono o fanno gli esseri umani intorno a noi: dopodiché, fermarsi a tal punto e accontentarsi di ciò può essere inutile e fuorviante, poiché ci dà l'illusione che una comprensione mentale della realtà sia di per sé sufficiente a cambiarla - il che non è vero, come ben tutti sappiamo.
Ma senza un'analisi a monte e uno studio condotto anche sul piano intellettuale non è comunque possibile andare molto lontano, perché si rischia di rimanere inchiodati a banalità di ogni tipo, di cui il nostro tempo è un esempio: quindi è auspicabile unire fra loro la mente e il cuore, la fede e la scienza, l'intuizione e il pensiero per dedicarci umilmente alla ricerca interiore, senza pregiudizi né veti posti a sbarrarci la strada.
E' questo infatti lo scopo di questa rubrica: per essere pronti ad agire, quando il momento verrà.
L'unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni. (Ezra Pound)
Roma, 13 Settembre 2013
www.pierluigigallo.org
Arturo Reghini e la Schola Italica
- LA FIGURA E L'OPERA DEL "FIGLIO DEL SOLE"
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Sono trascorsi oramai molti anni da quando ebbi, per la prima volta, coscienza della immaterialità. Ma, nonostante il fluire del tempo, l’impressione che ne provai fu così vivida, così possente, da permanere tuttora nella memoria, per quanto sia possibile trasfondere e ritenere in essa certe esperienze trascendenti; ed io tenterò, oggi, di esprimere, humanis verbis, questa impressione, rievocandola dagli intimi recessi della coscienza. Pietro Negri (Arturo Reghini), Sub specie interioritatis – In «UR», 1927
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- Arturo Reghini fu sotto ogni aspetto un uomo controcorrente.
Qiddush ha-Shem
LE AFFINITA' FRA ESSENI E ZELOTI SPINGONO GLI STUDIOSI A INTERROGARSI SULLA VERA NATURA DI QUESTO MISTERIOSO CONNUBBIO
[Gli esseni] furono sottoposti a ogni genere di prove dalla guerra contro i romani, nella quale furono stirati e contorti, bruciati e fratturati, fatti passare sotto ogni strumento di tortura, affinché bestemmiassero il legislatore oppure mangiassero alcunché d'illecito, ma rifiutarono ambedue le cose: neppure adularono mai i loro tormentatori né mai piansero.
Sorridendo, anzi, tra gli spasimi e trattando ironicamente coloro che eseguivano le torture, rendevano serenamente lo spirito come persone che stiano per riceverlo nuovamente. Infatti è ben salda fra loro l'opinione che i corpi sono corruttibili e instabile la loro materia, mentre le anime permangono per sempre... (G. Flavio, Guerra Giudaica II, 152,155)
Roma Renovata Resurgat
UNO SGUARDO SUL TRADIZIONALISMO ROMANO
A volere che una setta o una repubblica viva lungamente, è necessario ritrarla spesso verso il suo principio: (...) quelle alterazioni infatti sono a salute che le riducono verso i principii loro.
(Niccolò Machiavelli, Discorsi sopra la prima decade di Tito Livio, III, 1)
(…) Consapevoli dello scorrere dei secoli e della necessità di affrontare in chiave del tutto nuova le questioni poste dall’evolversi degli scenari internazionali, Roma, per il destino insito nel suo nome e in quanto centro propulsore della civiltà mondiale, deve necessariamente tornare ad occupare un ruolo di primo piano nella rinascita italiana ed europea, magari smuovendone le radici ancestrali.
Fede e scienza nel nostro tempo
STORIA ESOTERICA DI UN CONFLITTO INTERIORE
Succisa virescit ("recisa alla base, torna a rinverdire"): motto dell'Abbazie di Montecassino, distrutta nel '44 e subito ricostruita.
Dietro le vicende apparentemente casuali dei nostri tempi angosciosi possiamo notare, se sappiamo vederlo, un disegno nascosto, preciso e deciso, che si dispiega e si svela con molta chiarezza di fronte a noi: mi riferisco allo scontro infinito tra fede e scienza, giunto ormai al suo ultimo epilogo, che ebbe inizio nel lontano Rinascimento proprio nell'edificio dove attualmente lavoro, l'Istituto Scolastico Vittoria Colonna di Roma, ex Casa Grande Barberini e alloggio privato del cardinale Maffeo, dove il futuro papa Urbano VIII si incontrava con Galileo Galilei, invitandolo a cena per dialogare con lui prima di giungere ad intentargli – alcuni anni dopo - il famoso processo che portò questi all'abiura.
Alla destra del Padre
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L'INCONTRO-SCONTRO FRA IL CULTO DI MITRA E IL CRISTIANESIMO CI RIVELA LA VERA NATURA DI UNA TRADIZIONE SOLARE DIMENTICATA, IN CUI L'ESSENZA PROFONDA DELLA VIRTUS ROMANA SI CONGIUNGE CON I MISTERI INIZIATICI DEL VICINO ORIENTE
Quando il cristianesimo cominciò la sua penetrazione nel mondo antico, incontrò la rivalità della religione di Mitra, e per un po' di tempo fu dubbia la vittoria fra le due divinità.(...) Le leggende che raffigurano Mitra che uccide il toro ci inducono a concludere che egli rappresentasse il figlio che, avendo da solo portato a termine il sacrificio del padre, ha liberato i fratelli dal senso di colpa che li tormentava in seguito a questo crimine. Vi era tuttavia un'altra via per eliminare questo senso di colpa, e questa fu seguita da Cristo: sacrificando la propria vita, egli redense tutti i suoi fratelli dal peccato originale. (Sigmund Freud)