Questa rubrica contiene articoli e interventi miei o altrui a carattere culturale, artistico e spirituale, volti a definire dei possibili spunti di ricerca e di riflessione nei diversi campi del pensiero umano, come una sorta di pars costruens intorno ad argomenti di particolare interesse, in essa variamente rappresentati: i miei sono firmati tramite data e indirizzo web a fondo pagina, gli altri hanno l'indicazione dell'autore o del sito relativo subito dopo il titolo.
L'importanza della cultura e dell'arte nella ricerca spirituale del nostro tempo appare del resto centrale per la formazione di una coscienza individuale e collettiva, poiché ci fornisce un'immagine chiara di ciò che pensano, dicono o fanno gli esseri umani intorno a noi: dopodiché, fermarsi a tal punto e accontentarsi di ciò può essere inutile e fuorviante, poiché ci dà l'illusione che una comprensione mentale della realtà sia di per sé sufficiente a cambiarla - il che non è vero, come ben tutti sappiamo.
Ma senza un'analisi a monte e uno studio condotto anche sul piano intellettuale non è comunque possibile andare molto lontano, perché si rischia di rimanere inchiodati a banalità di ogni tipo, di cui il nostro tempo è un esempio: quindi è auspicabile unire fra loro la mente e il cuore, la fede e la scienza, l'intuizione e il pensiero per dedicarci umilmente alla ricerca interiore, senza pregiudizi né veti posti a sbarrarci la strada.
E' questo infatti lo scopo di questa rubrica: per essere pronti ad agire, quando il momento verrà.
L'unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni. (Ezra Pound)
Roma, 13 Settembre 2013
www.pierluigigallo.org
Il fuoco dal profondo
VEGGENTI TOLTECHI E PIANTE DI POTERE: UN'INTERPRETAZIONE ESOTERICA
di Carlos Castaneda
(…) Molto prima che gli Spagnoli giungessero in Messico, c’erano degli straordinari veggenti toltechi, capaci di azioni incredibili. Erano l’ultimo anello di una catena di conoscenza lunga mille anni. I veggenti toltechi furono i supremi maestri dell’arte della percezione; essi fecero il primo passo sulla via della conoscenza ingerendo piante di potere. Le mangiarono spinti dalla curiosità o dalla fame o per sbaglio. Una volta che le piante ebbero prodotto il loro effetto, fu solo questione di tempo prima che alcuni di loro cominciassero ad analizzare le proprie esperienze.
Nascita di Dio e Mondo Nuovo
DIALETTICA HEGELIANA ED ESOTERISMO ACQUARIANO A CONFRONTO
Il boccio dispare nella fioritura, e si potrebbe dire che quello viene confutato da questa; similmente, all'apparire del frutto, il fiore viene dichiarato una falsa esistenza della pianta, e il frutto subentra al posto del fiore come sua verità. Tali forme non solo si distinguono; ma ciascuna di esse dilegua anche sotto la spinta dell'altra, perché esse sono reciprocamente incompatibili.
Ma in pari tempo la loro fluida natura ne fa momenti dell'unità organica, nella quale esse non solo non si respingono, ma sono anzi necessarie l'una non meno dell'altra; e questa eguale necessità costituisce ora la vita dell'intiero. (Hegel, Fenomenologia dello spirito, Prefazione, p.2)
Il silenzio di Sparta
ANCORA UNA RIFLESSIONE SULL' "ALTRA EUROPA": CONDIVISIBILE SOLO IN PARTE, DESCRIVE TUTTAVIA UN ORIZZONTE CULTURALE DEL TUTTO SCONOSCIUTO AL NOSTRO TEMPO
di Maurizio Blondet, 15 ottobre 2008
Alla radice della civiltà occidentale Sparta e Atene si contrappongono come archetipi.
Atene è il dibattito, Sparta il silenzio. Atene ci ha lasciato il Partenone, l’Eretteo, i rilievi di Fidia; Sparta poche pietre mute (non aveva altre mura, come si diceva, che i petti dei suoi cittadini). Atene è l’agorà della disputa politica, Sparta è un sistema autoritario, dove ciascuno appartiene allo Stato. Atene è la libertà, Sparta la disciplina militare. Atene dà in certo senso inizio alla modernità e alla visione secolare dell’uomo, specula sugli dèi e ne dubita – mentre Sparta resta immobile in un civismo liturgico e guerriero. Atene è abitata da individui, Sparta da una falange arcaica e concorde.
Detti celebri dei Padri del deserto
L'ANTICA SAGGEZZA DELL'ORIENTE CRISTIANO
L’anima dell’uomo è un pane, l’anima celeste lo mangia.
Un anziano disse: “Faccio ciò di cui l’uomo ha bisogno: temere il giudizio di Dio, odiare il peccato, amare la virtù e pregare Dio senza interruzione”.
L’abate Iperechio ha detto: “Abbi sempre nello spirito il Regno dei Cieli e presto l’avrai in eredità”.
Un anziano disse: “La manna fu data a Israele per nutrirsi nel deserto, ma al vero Israele è stato dato il Corpo di Cristo”.
La Sura del Misericordioso
CONTRO L'INTOLLERANZA DEGLI ISLAMISTI (E DEGLI ISLAMOFOBI CHE LI FOMENTANO) UNO SGUARDO ALLE PAROLE DEL SACRO CORANO
Nel Nome di Dio, il Clemente e il Misericordioso.
Sia Lode a Dio,
il Quale ha fatto scendere il Libro,
ha creato l'uomo e gli ha dato la parola.
Egli ha fissato il cammino del Sole e della Luna,
e la stella e l'albero si prosterneranno davanti a Lui.