Questa rubrica contiene articoli e interventi miei o altrui a carattere culturale, artistico e spirituale, volti a definire dei possibili spunti di ricerca e di riflessione nei diversi campi del pensiero umano, come una sorta di pars costruens intorno ad argomenti di particolare interesse, in essa variamente rappresentati: i miei sono firmati tramite data e indirizzo web a fondo pagina, gli altri hanno l'indicazione dell'autore o del sito relativo subito dopo il titolo.
L'importanza della cultura e dell'arte nella ricerca spirituale del nostro tempo appare del resto centrale per la formazione di una coscienza individuale e collettiva, poiché ci fornisce un'immagine chiara di ciò che pensano, dicono o fanno gli esseri umani intorno a noi: dopodiché, fermarsi a tal punto e accontentarsi di ciò può essere inutile e fuorviante, poiché ci dà l'illusione che una comprensione mentale della realtà sia di per sé sufficiente a cambiarla - il che non è vero, come ben tutti sappiamo.
Ma senza un'analisi a monte e uno studio condotto anche sul piano intellettuale non è comunque possibile andare molto lontano, perché si rischia di rimanere inchiodati a banalità di ogni tipo, di cui il nostro tempo è un esempio: quindi è auspicabile unire fra loro la mente e il cuore, la fede e la scienza, l'intuizione e il pensiero per dedicarci umilmente alla ricerca interiore, senza pregiudizi né veti posti a sbarrarci la strada.
E' questo infatti lo scopo di questa rubrica: per essere pronti ad agire, quando il momento verrà.
L'unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni. (Ezra Pound)
Roma, 13 Settembre 2013
www.pierluigigallo.org
Gerusalemme nascosta
SILENZIO, PARLANO I MURI
Dai Maccabei a Erode, dai Crociati agli Ottomani, dai Templari ai Nazisti: un viaggio insolito alla scoperta dei luoghi più inaccessibili della città.
di Elena Loewenthal
La salita è incerta. Bisogna andare piano, guardare bene dove si mettono i piedi per non rotolare giù nell'intrico di canne ed elastici. Ma una volta in cima, il panorama ripaga dello sforzo e dissipa i dubbi: Gerusalemme si dispiega sotto lo sguardo con le sue macchie di verde, la selva di gru della città moderna in continua costruzione, l'ombra dei monti di Moab in una lontananza irreale e bluastra, oltre il Mar Morto.
Il brutto anatroccolo 2
CHE COSA IMPORTA NASCERE IN UN POLLAIO, SE SI ESCE DA UN UOVO DI CIGNO?
di Francesca Tucci, psicologa
Fin da principio, in uno splendido scenario, H. C. Andersen prospetta la situazione difficile che il personaggio principale dovrà fronteggiare e che porta con sé infelici conseguenze. Già in altre fiabe dello stesso scrittore troviamo protagonisti caratterizzati dalla deprivazione, dall’alterità rispetto al gruppo, basti ricordare il soldatino di piombo “Si somigliavano tutto come gocce d’acqua …tranne uno, diverso dagli altri perché aveva una gamba sola … e fu proprio lui ad avere una strana sorte.”; o ne La sirenetta “..sei nipotine, tutte bellissime. La piccola era tuttavia ancor più bella … era strana la piccola principessa”; ed ancora “ il freddo era terribile …una piccola fiammiferaia camminava a piedi nudi e con il capo scoperto”.
Il brutto anatroccolo 1
UNA FIABA ARCHETIPICA SUL FATICOSO PERCORSO D'INDIVIDUAZIONE
Quando non si è mai conosciuta la felicità non si ha il diritto di disprezzarla (Yukio Mishima)
Si era nel pieno dell’estate, e la campagna era bellissima: alle tonalità gialle del grano si alternavano quelle verdi dell’avena, mentre il fieno giaceva sui prati in grandi mucchio. La cicogna passeggiava sulle sue lunghe zampe rosse, parlottando fra sé in egiziano, la sua lingua materna. I prati e i campi erano circondati dai boschi, e nel folto dei boschi c’erano laghi profondi. Immerso in questo splendido paesaggio c’era anche un antico castello, circondato da profondi fossati. Era lambito dal sole, e tra l’acqua e le mura crescevano piante di luppolo così rigogliose che un bambino avrebbe potuto nascondersi sotto la loro folta chioma anche rimanendo in piedi.
Metafisica della lotta
IL CONFLITTO COME VIA DI REALIZZAZIONE INTERIORE: UNA VISIONE TRADIZIONALE
http://www.tradicio.org/baranyi/metafisicalotta.pdf
"La guerra è padre di tutte le cose, di tutte re” (Eraclito)
Il significato primario della lotta e del combattimento tradizionalmente considerabili come legittimi — qualsiasi forma essi prendano — è la realizzazione restaurativa dello "stato principale”, dello status absolutus, attraverso i diversi livelli dello stato primordiale; e, in secondo luogo, la difesa di tutti i valori orientati in questa direzione.
Su questa linea, nella simbologia delle dottrine tradizionali lo stato primordiale si presenta come ciò che si realizza e viene realizzato nella coscienza e nell'esistenza come ordine, equilibrio e armonia — ossia come pace, in una parola.
Athi Rudra Maha Yajnam
OM NAMO BHAGAVATHE RUDRAYAM
- India is the cradle of the human race, the birthplace of human speech, the mother of history, grandmother of legend, and great grand mother of tradition. Our most valuable and most instructive materials in the history of man are treasured up in India only. (Mark Twain)
Athi Rudra Maha Yajnam is a very important form of worship of Lord Siva, the very source of cosmic energy for the entire creation. His Divine form encompasses and extends far beyond all known and unknown galaxies and universes. Lord Siva is omnipotent, omniscient and omnipresent. He is the conqueror of Death and an embodiment of infinite mercy, compassion and love. We who owe our existence to the Divinity are duty bound to think of Him constantly and worship Him gratefully for the welfare of all mankind.