Questa rubrica contiene articoli e interventi miei o altrui a carattere culturale, artistico e spirituale, volti a definire dei possibili spunti di ricerca e di riflessione nei diversi campi del pensiero umano, come una sorta di pars costruens intorno ad argomenti di particolare interesse, in essa variamente rappresentati: i miei sono firmati tramite data e indirizzo web a fondo pagina, gli altri hanno l'indicazione dell'autore o del sito relativo subito dopo il titolo.
L'importanza della cultura e dell'arte nella ricerca spirituale del nostro tempo appare del resto centrale per la formazione di una coscienza individuale e collettiva, poiché ci fornisce un'immagine chiara di ciò che pensano, dicono o fanno gli esseri umani intorno a noi: dopodiché, fermarsi a tal punto e accontentarsi di ciò può essere inutile e fuorviante, poiché ci dà l'illusione che una comprensione mentale della realtà sia di per sé sufficiente a cambiarla - il che non è vero, come ben tutti sappiamo.
Ma senza un'analisi a monte e uno studio condotto anche sul piano intellettuale non è comunque possibile andare molto lontano, perché si rischia di rimanere inchiodati a banalità di ogni tipo, di cui il nostro tempo è un esempio: quindi è auspicabile unire fra loro la mente e il cuore, la fede e la scienza, l'intuizione e il pensiero per dedicarci umilmente alla ricerca interiore, senza pregiudizi né veti posti a sbarrarci la strada.
E' questo infatti lo scopo di questa rubrica: per essere pronti ad agire, quando il momento verrà.
L'unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni. (Ezra Pound)
Roma, 13 Settembre 2013
www.pierluigigallo.org
Le Montagne Nuba
Articolo di Padre Kizito Sesana, Giugno 1996 http://web.peacelink.it/africa/document/lombra.html
I'M BLACK: THAT'S ALL. (MOHAMED ALI')
Di miti, in Africa, ne restano pochi. Ricordo la mia delusione quando, nel 1978, arrivato da poco in Zambia, andai a visitare Mpezeni, il capo supremo degli Angoni. Avevo letto affascinato la storia degli Angoni, un gruppo di guerrieri che si erano staccati dalle falangi di Shaka Zulu in Sudafrica e durante la metà del secolo scorso si erano messi in marcia verso Nord, assoggettando tutte le tribù che trovarono sulla loro strada, sposando le donne locali, espandendosi fino a diventare un grande popolo. Hanno una leggenda che richiama il racconto dell'attraversata del Mar Rosso degli ebrei. Salendo verso nord si erano trovati di fronte allo Zambesi e non riuscivano a procedere. Allora il loro capo alzò le braccia e le acque del possente e rapido Zambesi, all'altezza di dove oggi c’è la diga di Cabora Basa, si fermarono.
Medea 2.0
RADIOGRAFIA DI UNA MADRE ASSASSINA
O figliuoli maledetti di madre odïosa, deh, possiate morire col padre (Euripide, Medea)
Combatte da anni contro le cosiddette Madri Medea, quelle separate, con disturbi mentali, a cui alcuni giudici, superficiali, affidano in modo esclusivo i figli minorenni: si tratta di J.S, nato nel ’48, in Francia, ex docente di letteratura inglese alla California State University a San José, che, dopo un caso particolare, avvenuto qualche anno fa in Umbria, in cui si è trovato coinvolto da nonno, ha deciso di portare avanti il progetto Santiago: sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema perché nessun bambino soffra più a causa di decisioni sbagliate.
Cosa sta succedendo in India?
Un cataclisma di proporzioni inaudite si sta rovesciando, ormai da alcuni anni, sul subcontinente indiano, da tempo al primo posto nella lista nera per gli stupri e le violenze sulle donne nonché, più in generale, per un diffuso clima d'intolleranza, in precedenza circoscritto ad alcuni casi sporadici e ora in aumento in modo esponenziale in tutto il Paese: una questione scottante, questa, ma anche per molti versi sconcertante, soprattutto se si pensa, ad esempio, che fino a circa un decennio fa l'India era uno dei pochi paesi asiatici dove era possibile, anche per una donna sola, viaggiare in lungo e in largo senza correre alcun rischio.
Contro l'Egitto
"LO SPIRITO DELL'EGITTO SVANIRA', IO RENDERO' VANI TUTTI I SUOI DISEGNI" (ISAIA, 19,3)
Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell’aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni?
Tu dicevi in cuor tuo: “Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo.”
Invece ti hanno fatto discendere nel soggiorno dei morti, fin nelle profondità della fossa... Che non si rialzi mai più a conquistare la terra, a riempire il mondo di città! (Isaia 14:12-15, 21)
Volontà di Potenza
NELLE PAROLE DI NIETZSCHE UN'ANTITESI RADICALE AI VALORI DEL MONDO MODERNO (contributi per la riflessione, in Antologia Filosofica)
L'uomo è una fune tesa tra il bruto e il superuomo, una fune sopra l'abisso.
Un pericoloso andare di là, un pericoloso essere in cammino, un pericoloso guardare indietro, un pericoloso rabbrividire e arrestarsi.
Ciò c'è grande nell'uomo è d'essere un ponte e non uno scopo: ciò che si può amare nell'uomo è il suo essere un passaggio e un tramonto.
Amo quelli che non sanno vivere che per sparire, poiché son coloro, appunto, che vanno al di là. (F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra)