Questa rubrica contiene articoli e interventi miei o altrui a carattere culturale, artistico e spirituale, volti a definire dei possibili spunti di ricerca e di riflessione nei diversi campi del pensiero umano, come una sorta di pars costruens intorno ad argomenti di particolare interesse, in essa variamente rappresentati: i miei sono firmati tramite data e indirizzo web a fondo pagina, gli altri hanno l'indicazione dell'autore o del sito relativo subito dopo il titolo.

L'importanza della cultura e dell'arte nella ricerca spirituale del nostro tempo appare del resto centrale per la formazione di una coscienza individuale e collettiva, poiché ci fornisce un'immagine chiara di ciò che pensano, dicono o fanno gli esseri umani intorno a noi: dopodiché, fermarsi a tal punto e accontentarsi di ciò può essere inutile e fuorviante, poiché ci dà l'illusione che una comprensione mentale della realtà sia di per sé sufficiente a cambiarla - il che non è vero, come ben tutti sappiamo.

Ma senza un'analisi a monte e uno studio condotto anche sul piano intellettuale non è comunque possibile andare molto lontano, perché si rischia di rimanere inchiodati a banalità di ogni tipo, di cui il nostro tempo è un esempio: quindi è auspicabile unire fra loro la mente e il cuore, la fede e la scienza, l'intuizione e il pensiero per dedicarci umilmente alla ricerca interiore, senza pregiudizi né veti posti a sbarrarci la strada.

E' questo infatti lo scopo di questa rubrica: per essere pronti ad agire, quando il momento verrà.

L'unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni. (Ezra Pound)

Roma, 13 Settembre 2013

www.pierluigigallo.org

Metz Yeghern, il Grande Male

Categoria: Risonanze Giovedì, 27 Novembre 2014 Scritto da Gabriele Vecchione

UN POPOLO TUTTORA UMILIATO DA CHI DIMENTICA UNA DELLE PIU' GRANDI TRAGEDIE DELLA STORIA

di Gabriele Vecchione
http://www.minerva.unito.it/theatrum%20chemicum/Pace&Guerra/Armenia/Armeni1.htm


Il genocidio armeno è stato il primo del ’900, nonché uno dei più dimenticati: Hitler lo prendeva a canone del massacro che serbava in mente: “chi parla ancora oggi del genocidio degli armeni?”. I responsabili sono rimasti pressoché impuniti, i manuali di storia hanno esitato a raccontare ed il governo turco lo nega esplicitamente ancor’oggi.

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Il Santo di Belz

Categoria: Risonanze Giovedì, 27 Novembre 2014 Scritto da Jirì Langer

UN TIMIDO SGUARDO SUI MISTERI DEL CHASSIDISMO

Quando il rabbino canta, cantano tutti i chassidim. Quando il rabbino balla, ballano tutti i chassidim. Quando il rabbino beve, bevono tutti i chassidim.
Ma quando il rabbino piange, ah, quando il rabbino piange piange tutto solo, piange tutto solo. (Az der Rebbe singt, canzone chassidica)

“(...) Il viaggio nel regno dei chassidim è arduo. (...) Infatti, la porta del loro regno non si apre d’un colpo davanti a nessuno. E’ chiusa da una lunga catena di sofferenze fisiche e spirituali. Ma chi sia riuscito una volta a gettare dentro uno sguardo, non dimenticherà mai la ricchezza che vi ha intravisto.

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My Africaness

Categoria: Risonanze Giovedì, 20 Novembre 2014 Scritto da Yusuf Kuwa

NEGRITUDO E ISLAMIZZAZIONE
di Yusuf Kuwa, SPLA (Sudan People's Liberation Army)


Brothers, with thousands of my apologies forgive me, forgive me for my frankness and my courage.
Let me tell you: despite all the talk about my Arabism, my religion and my culture, I am a Nuba.
I am Black. I am an African. Africaness is my identity.
It is entrenched in my appearance, it is engraved in my lips and manifested by my skin.
My Africaness is in the sound of my footsteps, it is in my bewildered past, and in the depths of my laughter.

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Orfeo negro

Categoria: Risonanze Mercoledì, 19 Novembre 2014 Scritto da Elisa Scirocchi

AUTOCOSCIENZA DELLA NEGRITUDINE IN UN FAMOSO SCRITTO DI JEAN-PAUL SARTRE
di Elisa Scirocchi, http://www.filosofiprecari.it/wordpress/?p=3288

Lanciare con tale durezza il grande grido negro, che le fondamenta del mondo ne saranno scosse (Aimè Césaire)

Se ci si addentra nel mondo dei miti lontani, dedicati alla creazione dell’uomo, si potrà notare come tra le differenti culture ci siano dei punti comuni. Che sia fatto di fango con l’aggiunta della saliva del dio creatore, o di un semplice impasto di farina e acqua, la tradizione vuole che l’uomo sia stato impastato e plasmato dalle mani stesse del dio e poi cotto, o sotto il sole cocente, o all’interno di un forno.

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Gli Ebrei del Sole (seconda parte)

Categoria: Risonanze Giovedì, 30 Ottobre 2014 Scritto da Adriano Forgione

L’ESODO EBRAICO SECONDO ROGER SABBAH
(una lettura controcorrente di un evento centrale della storia umana) 

Il popolo ebraico guidato da Mosè non era composto da schiavi di un'antica tribù in prigionia, bensì da membri di una casta sacerdotale costituitasi con il faraone monoteista Akhenaton. Con la controrivoluzione religiosa che ripristinò il politeismo nell'antico Egitto, i seguaci di Akhenaton furono costretti ad abbandonare la terra d'origine.


di Adriano Forgione http://mikeplato.myblog.it/2009/09/13/l-esodo-ebraico-secondo-roger-sabbah/

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